Il convento, la chiesa, la cappella

Il complesso architettonico dell’Osservanza si compone di tre edifici principali, connessi l’uno all’altro: la chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, il convento con i suoi due chiostri e la cappella della Beata Vergine delle Grazie.

Dal 1466

La chiesa ed il convento furono costruiti in seguito all’approvazione pontificia di Papa Pio II che, con la bolla del 22 luglio 1466, accettò l’insediamento nel territorio imolese dei Frati Minori Osservanti, ramo dell’ordine francescano sorto su iniziativa del Beato Paolo da Foligno nel 1368 per ripristinare l’originaria purezza della regola di San Francesco.

Come molte architetture francescane, questo complesso conventuale fu edificato poco fuori dall’antica cinta muraria della città e collegato ad essa da un’asse stradale (oggi Piazza Bianconcini) che conduceva in linea retta alla Porta Pusterla (Porta Montanara).

A testimonianza della sintonia dei francescani con le autorità civili del tempo, la richiesta di insediare ad Imola i Frati Minori Osservanti venne da Taddeo Manfredi, allora signore della città, che concesse loro un terreno di proprietà della moglie Marsibilia dei Conti Pio di Carpi. Il terreno si trovava in una località denominata Ospedaletto (termine affine a ‘lazzaretto’) poiché era stato il luogo in cui venivano ricoverati gli ammalati di peste o isolati in quarantena i sospetti contagiati.

Fu probabilmente anche per questo legame con la sofferenza e l’emarginazione che i frati francescani non esitarono a costruirvi dapprima la loro dimora e successivamente il loro convento.

Protezione mariana

In questo luogo sorgeva già una cappella dedicata alla B.V. delle Grazie risalente agli inizi del XV secolo, costruita per volontà della famiglia Alidosi, a quel tempo signori di Imola, per implorare la protezione mariana contro le pestilenze che avevano ripetutamente colpito il territorio imolese.

La costruzione del sistema architettonico di chiesa e convento ebbe inizio nel 1467, un anno dopo l’insediamento dei frati ad Imola. Dalla data incisa nel capitello della colonna angolare del primo chiostro si desume che l’edificazione del convento fosse ultimata nel 1487. La chiesa e il campanile erano già stati completati in precedenza, rispettivamente nel 1472 e nel 1477.

Interventi

Dopo molti secoli di utilizzo del convento i frati minori osservanti francescani hanno lasciato gli spazi alla Diocesi di Imola che vi ha insediato la sede della parrocchia di San Cassiano Martire.

Molte opere di restauro erano da compiere per riportare al pieno utilizzo i 2000 metri quadrati a disposizione.

Dall’anno 2017 sono iniziati i lavori di restauro, suddivisi per stralci.

Gli interventi si restauro al chiostro maggiore e al santuario della Madonna delle Grazie sono stati completati nell’anno 2019.

L’inaugurazione